Quando si parla di identità visiva, è innegabile l’importanza attribuita al colore. Nel manuale di stile di una nota istituzione educativa, il blu e il rosso vengono impiegati per simboleggiare rispettivamente il desiderio di conoscenza e il fuoco rigenerativo dell’istituzione. Tuttavia, queste associazioni non sono scolpite nella pietra, ma piuttosto scelte deliberate che possono essere interpretate in modi diversi a seconda del contesto culturale e sociale.
Nella pratica del design, il colore porta con sé un bagaglio di significati che può essere tanto arricchente quanto limitante. Il verde, per esempio, è spesso legato all’ecologia, ma non è una regola ferrea; può anche rappresentare la speranza o, in un contesto completamente diverso, un prodotto parzialmente scremato. È questa malleabilità semantica che rende il colore un terreno così fertile per la creatività, ma anche un campo minato di cliché e aspettative preconfezionate.
Prendiamo i loghi di Eurospin e Lidl, entrambi caratterizzati dall’uso del blu. Il blu è tradizionalmente associato a valori di affidabilità e fiducia, ma la sua presenza nei loghi di queste catene di supermercati non si ferma a una scelta pragmatica. È piuttosto un nodo di associazioni culturali che parla di qualità europea, come suggerito dalle stelle nel logo di Eurospin, o di un ambiente di shopping dinamico e accogliente, come nel caso del design di Lidl, che combina il blu con il giallo e il rosso.
Questi esempi ci mostrano come i colori possano essere strategicamente scelti per rafforzare un’identità di marca, pur evitando di cadere in soluzioni scontate. Il compito è quello di navigare tra le acque della semantica cromatica, creando combinazioni che comunicano in modo fresco e distintivo, senza ricorrere a interpretazioni stereotipate che rischiano di svuotare un marchio del suo potere comunicativo.
La semantica dei colori è una questione delicata nel branding, dove il significato di un colore può essere ridefinito o rafforzato dal contesto in cui viene utilizzato. Un rosso ardente può simboleggiare la passione o il pericolo, mentre il blu può evocare serenità o fredda distanza. La sfida per i designer è quella di utilizzare questi simboli cromatici in modo che risuonino con il pubblico, mantenendo l’integrità del messaggio del marchio.
I colori nel design non sono solo un elemento estetico, ma un linguaggio complesso e sfumato che parla attraverso le convenzioni culturali e le esperienze personali. In questo linguaggio, l’originalità e l’innovazione non stanno nell’inventare nuovi significati, ma nell’abilità di utilizzare quelli esistenti in modi che sorprendano, coinvolgano e rimangano impressi nella memoria del pubblico.
By Lombardo Marco
Fonte: www.robadagrafici.net